Le reti da pesca sono uno dei prodotti di punta di un retificio, un’azienda cioè che si occupi della produzione e della distribuzione di reti di diverso tipo (da sport, di protezione, per la sicurezza della casa, eccetera). Come suggerisce lo stesso nome, si tratta di particolari dispositivi che vengono utilizzati da pescatori ed esperti del settore per la pesca a rete, una modalità di pesca ancora molto praticata nei mari di tutte le latitudini, nonostante le numerose polemiche da cui è stata investita negli anni soprattutto per l’impatto ambientale che avrebbe. Prima di scendere nei dettagli però, e per chi non avesse particolare familiarità con l’argomento, vale la pena capire meglio com’è fatta, come si usa e per quale scopo una rete da pesca.

Guida breve ed essenziale alle reti da pesca

A chiunque abbia fatto almeno una volta una passeggiata in un porto, anche turistico, sarà capitato certo di vederne una: si tratta di una struttura a maglie, normalmente realizzata in nylon, che viene gettata in mare – nelle zone e nei periodi in cui è consentito – per la pesca, appunto, di diverse specie di pesci. Già così è facile immaginare, allora, come esistano diverse tipologie di reti da pesca. Cambia, innanzitutto, la grandezza delle maglie: a seconda delle dimensioni dei pesci che si intende pescare, e perché questi possano restare intrappolati nella rete, infatti, è indispensabile prevedere il giusto calibro delle maglie (gli addetti ai lavori sono in grado di padroneggiare una sorta di scala che ne identifica la grandezza a partire da una cifra). Normalmente, le normative di settore dei diversi paesi vietano l’utilizzo di reti dalle maglie troppo fitte: in questo modo infatti si contribuisce a preservare l’equilibrio della fauna marina, evitando che i pesci troppo piccoli rimangano impigliati e vengano pescati. Più in generale, comunque, ogni tipologia, ogni tecnica di pesca richiede la sua rete ad hoc. Non è un caso, insomma, se i retifici più moderni e quelli specializzati nel settore hanno oggi in catalogo tipologie completamente diverse di reti da pesca: ci sono, per esempio, reti da circuizione che vengono utilizzate soprattutto per la pesca di pesci che vivono in branco come sardine e sgombri; reti a strascico che vengono trainate appunto, meccanicamente, sul fondale marino per la pesca delle specie che lo popolano e che non risalgono in superficie e reti da posta che vengono posizionate invece in mare nell’attesa che siano le prede a raggiungerle. Se la scelta della tipologia di rete da pesca è dettata, la scelta del retificio che le realizzi può essere ponderata in considerazione di fattori come

  • i materiali che utilizza: sebbene il nylon sia la scelta più comune, infatti, la ricerca si muove oggi verso l’impiego di materiali più moderni e meno invasivi per l’ecosistema marittimo;
  • e le tecniche di lavorazione da cui dipende in larga parte la qualità del prodotto finito e la sua durata nel tempo: considerato il tipo di utilizzo che se ne fa, le reti da pesca dovrebbero poter essere del resto molto resistenti.

Di Grey