Il fibroma pendulo è conosciuto anche con altri nomi. Il più comune è probabilmente porro, altri magari lo possono conoscere con il nome di crochordon. Si tratta comunque di escrescenze cutanee caratterizzate dalla presenza di peduncoli, da qui ecco il nome di fibroma pendulo.

Il porro si sviluppa nello stratto sotto l’epidermide, cioè il derma. Quasi sempre le dimensioni sono abbastanza contenute e possono rimanere tali anche per anni. Se però non viene eliminato può arrivare a misurare anche diversi centimetri di diametro.

Il fibroma pendulo è un tumore di carattere benigno ed è molto difficile che evolva in una neoplasia. Come tutte le forme tumorali, benigne o maligne che siano, non è contagioso. L’eliminazione del porro avviene non per preservare in qualche modo la salute ma solo per una questione estetica.

Il porro può svilupparsi in tutto il corpo, l’età più comune in cui si manifesta è tra i 40 e i 50 anni. Le zone più comuni per la loro comparsa comunque restano quelle più facili alla sollecitazione, come le ascelle, il collo, l’inguine ma anche le palpebre superiori.

Quali sono i sintomi dei fibromi penduli

Il fibroma pendulo non causa dolore ma, in base alla zona dove compare e la sua grandezza, può essere molto fastidioso e in alcuni casi impedire anche i corretti movimenti.

Il fibroma pendulo non causa nemmeno particolari fastidi visto che è asintomatico. Si può presentare però come singolo o come multiplo e questo è uno dei sintomi estetici probabilmente più caratteristici. La sua colorione invece è molto simile a quella della pelle e solo raramente sono più scuri. Delle volte vengono scambiati per dei nei ma, mentre i nei possono ben degenerare nella loro forma maligna, il fibroma resta invece quasi sempre innocuo.

Le cause della loro comparsa invece non sono completamente chiare. Alcuni ritengono che alla base ci sia una predisposizione genetica, questo perché spesso colpisce i membri della stessa famiglia. Altre volte invece compaiono in seguito a un’infezione acuta.

Di Grey