Nell’immaginario comune, la Biochetasi è l’alleato migliore quando si tratta di combattere i sintomi di una cattiva digestione e i più comuni disturbi a carico dell’apparato digerente. Di cosa si tratta, però? In che occasioni è davvero consigliato assumere il farmaco? E in che modo se ne possono massimizzare gli effetti?

La prima cosa da sapere è che la funzione specifica della Biochetasi è quella di normalizzare i valori del potassio intracellulare, sempre coinvolti nel caso appunto di disturbi o malfunzionamenti del sistema digerente. Si tratta infatti di un policomposto che ha come principi attivi, tra gli altri, proprio il potassio e il sodio citrato, più una serie di enzimi e coenzimi che hanno l’effetto di riportare alla normalità il processo digestivo (per una lista completa delle componenti, basta guardare il foglietto illustrativo che si trova in ogni confezione).

Per una corretta assunzione di Biochetasi

Normalmente venduta come farmaco da banco, la Biochetasi può essere assunta comunque in molte più occasioni di quanto si immagini.

  • Nel caso di indigestioni, cattive digestioni, digestioni lente innanzitutto.
  • Nel caso di nausea di diverse origini, che sia legata per esempio a virus influenzali o malattie stagionali o che sia invece di origine gravidica o conseguenza di terapie come la chemio.
  • Quando si hanno avuto episodi di vomito
  • o di diarrea.
  • Per l’iperacidità di stomaco
  • o, anche, nei casi meno gravi di insufficienza epatica.

Già la molteplicità degli usi suggerisce, comunque, la vera natura del farmaco: la Biochetasi può essere utilizzata per trattare e alleviare i sintomi, ma in nessun caso dovrebbe sostituirsi a una terapia vera e propria, concordata con un medico specialista se è il caso e comunque finalizzata a curare e risolvere il problema che sta alla base di simili disturbi.

Per il resto, assicurarsi di aver assunto in maniera corretta la Biochetasi è semplice. Basta, come sempre, seguire le indicazioni riportate sul bugiardino. Nello specifico, strategica per l’efficacia del farmaco, può essere la scelta del formato da acquistare in farmacia. Oggi in commercio ce ne sono vari: quello di gran lunga più famoso è il granulato solubile, da sciogliere in acqua; anche se meno popolari però esistono anche compresse e supposte per esempio. Per assicurarsi che il farmaco venga assorbito correttamente e, quindi, faccia effetto, può essere utile optare di caso in caso al formato diverso a seconda del disturbo in questione. Nel caso di nausea e vomito, per esempio, può risultare molto utile assumere Biochetasi in supposte, in modo di assicurarsi che il farmaco sia effettivamente ben assorbito prima di essere espulso, al contrario di quanto avviene invece se si devono combattere le scariche di diarrea ed è necessario poter agire a monte del processo digestivo, ristabilendo la normale mobilità dell’apparato in questione attraverso l’assunzione di bustine o compresse. La posologia, comunque, andrebbe valutata di caso in caso e meglio se con la supervisione del proprio medico di fiducia: in via del tutto generica, meglio non superare le due bustine (o due compresse) per l’adulto e una per il bambino.

Di Grey